Le origini del Graal

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GraalCentro di infinite discussioni e innumerevoli teorie il Graal è stato da sempre fonte di misteri e segreti. Per lungo tempo si è parlato del sacro Graal come della coppa sacra da cui ha bevuto Gesù durante l’ultima cena, anche se non ci sono prove concrete di un legame tra esso e Gesù, almeno fino al 1202 quando Robert de Baron nell’opera Joseph d’Arimathie creerà un legame inscindibile tra il Graal e il calice dell’ultima cena.

Le origini del GraalInoltre in diversi racconti letterari la figura del Graal è legata all’immagine di Merlino e di Re Artù. Dopo la scomparsa di Merlino e la morte di Re Artù il Graal nel 540 viene trasportato in Medio Oriente e da quel momento non si hanno più notizie. Se si pone l’attenzione sugli avvenimenti storici che si sono verificati nel corso dei secoli, si trovano testimonianze che vedono il Santo Graal presente in Spagna, Italia, Francia, Scozia e Iran.

Graal 1C’è poi la nota e suggestiva ipotesi che vede il Graal scovato e custodito da Berenger Sauniere, parroco di Rennes-le-Chateau. E’ l’anno 1891 quando a seguito di lavori di ristrutturazione di un’antica chiesa il parroco trova delle misteriose pergamene che contengono dei messaggi cifrati. Attraverso questi messaggi Sauniere sarebbe stato condotto ad un quadro di Poussin e quindi ad una tomba antica situata vicino Rennes. Non si è mai saputo però se il parroco in quella tomba avesse rinvenuto il Santo Graal.

In ogni caso, la cosa certa è che il vero Santo Graal non era un oggetto di idolatria, ma era considerato semplicemente un simbolo.